Il lirismo informale espresso con la magia dei colori, è la caratteristica dell’arte di Anja Kunze, giovane pittrice tedesca che ora vive nella più tiepida ed accogliente terra d’Abruzzo. La rivoluzione artistica che dal secondo dopoguerra ha portato alla scomparsa della figura, ha suscitato nell’arte contemporanea anche posizioni freddamente cerebrali e in opposizione al senso della bellezza.
Ma non è il caso di Ania Kunze che invece punta sulla forza del Bello attraverso lo sfolgorio delle tinte luccicanti che pur nelle loro varietà contrastanti, creano una sinfonia di colori. Nelle sue cromie, se ad esempio campeggia il rosso lacca, di contrappunto vi arpeggia sopra il giallo oppure, su un viola sfrangiato come la schiuma dell’onda, domina una chiazza celeste a forma di conchiglia e nello scuro del fondo spicca la luminescenza di una piccola perla. Tutto è stimolo alla fantasia dell’osservatore che così si trasporta nel mondo del sogno. Le figure che nella pittura contemporanea si vanno sempre più dissolvendo, a volte nelle opere di Anja Kunze si sforzano di riapparire, ma l’allusività al vero, è frenata e offuscata dal dominio dei colori che parlano da soli ed hanno maggiore influenza sull’osservatore. E sotto le sgargianti tinte si nascondono i pensieri, le tensioni , le fluttuazioni di umore dell’artista e alcune sue pitture sono la trascrizione di ciò che le emerge dall’inconscio.
Le sue modalità tecniche poi si possono considerare innovative: la stesura è originalmente corrugata e le rugosità ritraggono grossi filamenti tondeggianti, lucidi e brillanti che, insieme alle sgocciolature costituiscono la varietà di spessore della matericità delle sue tele. Anja Kunze non si è formata nelle Scuole d’Arte, è stato il suo talento innato a donarla all’arte portandola tra spatole e pennelli e la sua irrefrenabile voglia di esprimersi traspare dalle sue pitture passionali, coinvolgenti e sicuramente di pregio.