L’impatto visivo nelle opere di Anja Kunze ha generato in me una curiosità primordiale,che non si è risolta con il tempo che ho trascorso nel decifrare il messaggio pittorico,piuttosto lo stesso messaggio,fluttuando attraverso i colori e le forme,pare moltiplicarsi,espandersi e pulsare in un costante divenire,in una danza sospesa e ipnotica,dove la sostanza dell’idea ti attraversa gli occhi,incanalandosi come un fiume inarrestabile,nei meandri profondi e segreti dell’inconscio,sussurrando un linguaggio fuori dal tempo e dallo spazio,una rivelazione disarmante dell’energia che si fa idea un momento prima di farsi forma,eccone il grande potere evocativo…la seducente metamorfosi della forma,che passa sinuosa attraverso il divino indefinito,immortalata un istante prima di entrare sul palcoscenico dell’esistente.
Marco Ciarrocchi